A voi capita mai di accorgervi che in presenza di alcuni ingredienti si ha la tendenza a cucinare sempre le stesse ricette? A me a volte succede e questo mi fa riflettere. Con il tempo, ho potuto vedere come in cucina si riproducono senza volere e in modalià quasi automatica le stesse preparazioni. Infatti io come molte altre persone, mi reputo una ragazza creativa, ma che a volte si comporta come se con l'utilizzo di un prodotto esistesse un' unica ricetta. Forse è perché a casa ci hanno abituato in una precisa maniera, forse perché rimaniamo colpiti da una ricetta che quindi si cucina più volte, ma onestamente dopo un po’ io sento il bisogno di cambiare. Chissà perché alcuni credono che cambiare sia sinonimo di complicato. Forse però so dirvi la risposta. Secondo il mio modesto parere è una sorta di pigrizia, che come ho detto ho vissuto anche io in prima persona. Pigrizia nel senso che è sicuramente più comodo cucinare la mitica ricetta che si conosce a memoria, che fa bella figura. Certo, è vero. Io credo però che dietro a questo si nasconda del timore, potenzialmente. Infatti è più rischioso e faticoso provare qualcosa di nuovo. C’è una cosa però che alla fine conta e che fa sentire bene: la soddisfazione. Quella si ha solo se si osa, e questo ragionamento vale in tutto. Inoltre provare non significa difficile, che sia ben chiaro. Ovviamente il risultato non riesce sempre come lo si immaginava. Questo però fa parte del gioco. Bisogna accettare le sconfitte, se così le vogliamo chiamare. Sono loro l’unica strada per imparare, crescere e migliorare.
Passiamo però al post. Il soggetto
è strettamente legato al discorso fatto prima. La catalogna, la conosciamo
tutti. E’ una verdura che io apprezzo particolarmente. Amarognola, fresca, più
versatile di quel che si pensa, contiene molto ferro e quindi fa molto bene. Io
ero solita usarla fresca nelle insalate o bollita e passata al burro come
contorno, ma dopo un po' di tempo ho detto basta.
Così è nato questo gratin. Può
essere quindi un accompagnamento a un secondo, ma anche un piatto unico. Sapori
freschi ed estivi. Semplice ma pieno di gusto. I pomodorini datterini
addolciscono l’amaro della catalogna e l’aglio insaporisce il tutto, senza
coprire il piatto. Davvero una bella scoperta. Facilissimo da realizzare e
veloce, perfetto per i nostri pranzi estivi. Che dite?! Ecco la ricetta.
Ingredienti:
1,2 kg circa di catalogna
250 g di pomodorini (io datterini
ma vanno bene anche i ciliegino)
3 spicchi d’aglio fresco
1 cucchiaio di capperi al naturale
(anche sottosale)
30 g di pangrattato
olio evo
sale
pepe
Iniziate dissalando i capperi se usate quelli
sottosale, tenendoli sotto l’acqua fredda per 10 minuti. Se invece utilizzate l’altro
tipo sgocciolateli per bene. Pulite poi la catalogna, tagliate i gambi a metà,
togliete tutte le foglie sane e lavatele, sgrondatele infine velocemente.
Tuffate la verdura in una pentola con acqua bollente salata e cuocetela per 5
minuti. Scolatela e lasciatela sgocciolare premendo con delicatezza le foglie,
in modo da far uscire l’acqua della cottura. Successivamente disponete la
catalogna in una pirofila da forno senza ammassarla troppo. Lavate i pomodorini
e tagliateli in quattro oppure a metà, come preferite. Affettate l’aglio sbucciato
e distribuitelo sulla catalogna con i pomodorini. Aggiungete i capperi. Salate
leggermente, pepate e cospargete la superficie con il pangrattato. Irrorate con
circa tre cucchiai d’olio e mettere in forno a 200° per 15 minuti, finché
comunque si forma una leggera crosticina.
ciao martina! accidenti, hai l'età di mia figlia :) , una neo blogger giovane giovane!
RispondiEliminacomplimenti!
:)
Grazie Babs. Sei così gentile. Grazie per esserti iscritta, per me è un grandissimo onore. Davvero.
EliminaA presto =)