lunedì 24 dicembre 2012

Little snowballs. Wishing you Merry Christmas.



Finora vi ho raccontato tante cose sul ‘mio’ Natale. Potremmo dire tutto.
In realtà però c’è una cosa che non vi ho detto, o comunque che non ho sottolineato particolarmente, ma che non posso tralasciare. La neve. Sì, proprio Lei.

mercoledì 19 dicembre 2012

(My) Xmas Stollen




Tutto è pronto, o meglio quasi. Diciamo che ormai la ‘fabbrica’ di dolci ha chiuso i battenti, ed è passata alla fase ‘impacchettamento’. I sacchettini, rigorosamente a quadrettini bianchi e rossi, invadono il giro scale, la dispensa e il ripostiglio. Bigliettini di auguri sparsi per tutta la casa, pennarelli oro, bianco e argento, nastrini dappertutto, sembra davvero di essere nel Paese di Babbo Natale ( e noi ovviamente siamo i folletti).
Pian piano però la fretta e lo stress scompaiono, si sente sempre di più il profumo del Natale, l’emozione sale, la gioia per festeggiare insieme questo giorno importante aumenta.
I preparativi, ovviamente, non volgono al termine, sarebbe troppo facile. Bisogna parlare del Menù sia per la cena della Vigilia, che per il pranzo di Natale, pensare agli addobbi e ai decori della tavola.

giovedì 13 dicembre 2012

Santa's cookies.




Natale si avvicina, ormai manca davvero poco. Questo è uno di quei periodi dell’anno che dovrebbero durare il doppio, perché i giorni sono sempre troppo impegnati, si avrebbe il bisogno di fare tutto con più calma, senza dover conciliare gli impegni scolastici o il lavoro, semplicemente, godendosi queste settimane che precedono il più bel giorno dell’anno.

giovedì 6 dicembre 2012

Zimtsterne.




Tornata. Sì, avete capito bene. Sono di nuovo qui. Sembra così strano, non c’ero più abituata.
Sono successe un sacco di cose in queste due settimane. Tante, davvero. Non le ricordo nemmeno più, in ordine. Sono leggermente confusa, non capisco se sto vivendo in un sogno, o se tutto è realtà.
I ritmi sono diventati più lenti, in un batter di ciglia. Tutto, di nuovo, è cambiato. Non riesco a rendermene conto, è come se mi mancasse qualcosa. Devo ri-abituarmi alla calma, alla tranquillità.

martedì 20 novembre 2012

18 (and mini Ottilien-kuchen).




Diciotto, non mi sembra vero. E’ così strano dirlo.
Questo è uno di quei giorni che desideri da una vita, che brami da tanto tempo. Non sai perché, ma è così, oggi è diverso.

giovedì 15 novembre 2012

Almost a crumb cake




Questa è una storia lunga, a dire la verità. Rido al solo pensiero. Credo di averlo detto più volte, che per natura, a periodi ho delle fisse, che poi spesso si rivelano anche brevi e fugaci. A volte le stesse si ripetono a periodi alternati, e io non posso fare altro che soddisfarle, per quanto possibile.

venerdì 9 novembre 2012

Almonds, cocoa and orange cake



Ok. Finalmente ci sono. Sì, lo so. Sono in ritardo, eccome se lo sono. Non immaginate nemmeno cosa ho dovuto fare per riuscire a comparire, come si deve. Perché, voi lo sapete meglio di me, io con due parole, non me la cavo proprio.

mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween pumpkin pancakes



E siamo anche al 31, di già. Il tempo, come suo solito, è volato. Credo non sia nemmeno necessario dirlo. Sarà lo studio, che mi impegna così tanto, non mi lascia nemmeno il tempo per pensare. Si sarà quello, sicuramente. Ultimamente sono diventata una macchina; faccio le cose in modo automatico, studio, leggo, studio di nuovo. Quando riesco cucino-fotografo-posto-commento, ormai è tutto così normale. In questo mese però sono anche cambiate tante cose, in meglio, e non c’è motivo per deprimersi o star ad ascoltare ‘i malanni’. Inoltre adesso avrò per fortuna qualche giorno per riposarmi e riprendermi, e riparterò con ancor più energia.  Questo è poco ma sicuro ;)

domenica 28 ottobre 2012

Mini buttermilk soda bread

Portapane Essential di Bianco


Ricordate il mio sogno inglese, quello del cottage nella campagna, di cui vi ho già parlato qui?! Ecco, ogni tanto, mi torna in mente l’immagine, e sembra quasi prendere la forma di un romanzo, e l’idea mi piace. E’ come una sorta di collezione di storielle, di vita, di come a volte la sogno, e di come riesco ad estraniarmi dalla quella di tutti i giorni, e vivere, seppur in maniera astratta alcuni momenti, che per ora sembrano solamente lontani e irrealizzabili.

domenica 21 ottobre 2012

Roasted pumpkin with red onions and Tosella cheese




Ci sono dei giorni in cui mi sento terribilmente vintage. Vintage perché indosso quegli occhiali così anni ‘50, i miei preferiti. Mi fanno sentire bella, mi divertono. Vintage quando penso in un'altra maniera, e mi immedesimo in un’altra epoca.

lunedì 15 ottobre 2012

Yellow soup



Quando non hai il tempo di guardarti allo specchio, di guardare un film come si deve, di sfogliare una rivista, di respirare. Quando i minuti passano, le ore scorrono, e tu non ti rendi conto e arriva sabato. Sempre così maledettamente in fretta tutto cambia, tu non hai il tempo di abituarti. Studi, mangi e dormi, ogni tanto esci per sgomberare la mente, oppure ti metti a fare qualche addominale, per sentire la fatica, per far uscire la rabbia, la stanchezza.

mercoledì 10 ottobre 2012

Chanterelle mushrooms and more



Premetto. Questo è un post diverso dal solito. Un post infra-settimanale. Un post senza ricetta.
Un post nel quale parlerò di emozioni che si possono davvero far sentire bene, nel tuo piccolo. Di quando a volte vedi che gli obbiettivi che desideri tanto raggiungere, prima o poi si realizzano.

sabato 6 ottobre 2012

Welcome, October.




Ed ecco che è arrivato anche Ottobre, come sempre non ho fatto in tempo ad accorgermene, all’improvviso, qualcosa nell’aria cambia. Perché è così, non ci sono storie. Ottobre è diverso, Ottobre è autunno.


sabato 29 settembre 2012

whole wheat: it's better!



Eccomi! No, non pensate male. Non sto bigiando o trascurando i miei impegni scolastici. Figurarsi. Effettivamente vi avevo promesso che la domenica sarebbe stato e diventato l’appuntamento per eccellenza, ma vi giuro, lontano da voi, da qui, non ci riesco proprio a stare (ok, è sabato, non cambia molto in realtà=)). Non riesco a tenere una foto in archivio ed aspettare domenica, per forza, se magari il post è già pronto.

domenica 23 settembre 2012

Chamomile roasted carrots



Ormai credo diventerà un appuntamento, la domenica. Perché è bastato poco per farmi capire che sarà l’unico momento in cui potrò venire qui, in santa pace, senza pensieri, a godermi tutto ciò che trovo. I vostri commenti che mi fanno sorridere e mi tirano su il morale, le nuove visite e qualche nuovo lettore. Un momento di stacco puro, di vero relax. In cui non devo pensare al tempo che trascorre, che ho dieci minuti per fare il mio solito giretto, che sì,ci sarebbe il dopo cena, ma che hai la testa già così stanca che non riusciresti nemmeno a leggere metà post.


domenica 16 settembre 2012

Change




Finalmente, non vedevo l’ora. Non riuscivo più a starmene lì,  guardare le meraviglie degli altri, dover convincermi che solo così puoi fare, che non puoi fare altrimenti. Aspettare il week-end come non mai, vedere che in qualche modo ce l’hai fatta.

mercoledì 12 settembre 2012

B.t.s.: cookies allo zenzero e cioccolato




Eccoci, si parte. E ve lo avevo promesso, ci sarei stata. Avrei fatto tutto, anche se il tempo fosse stato poco. Perché, l’ho già detto, non ho intenzione di rinunciare a questo posto, questo proprio no. A costo di venirci poco, perché ormai lo sapete, io sono per il poco ma buono. Si sa, questa è una formula sempre vincente.

Le giornate qui, come immagino anche da voi, si stanno accorciando sempre più, ormai si sente, l’autunno, quello vero, è arrivato. Di conseguenza, anche se farò tantissima fatica ad abbandonare la freschezza dei gusti della stagione passata, devo dire che ora sento il bisogno di sapori più caldi, decisi, che mi sappiano coccolare. Perché ora tutto è diverso; bisogna sempre avere a portata di mano una sciarpa che ti possa coprire, pantaloni lunghi, felpe calde e over, ovviamente.
A metà pomeriggio sempre un buon tè caldo e un dolcino in accompagnamento. Vorresti pure provare a stare attenta, a evitare il dolce,  ma non ci riesci, no. C’è bisogno di carburante, soprattutto in vista dei mesi che verranno. Così, le mani iniziano a sporcarsi di cioccolato, iniziato a profumare di cannella, di nocciole tostate. Così nascono dei meravigliosi cookies, così tremendamente aromatici, maledettamente favolosi. Pensi che è proprio quello che ci vuole. Sì, per iniziare al meglio, un altro anno. Anzi, l’Anno. perché questo sarà quello con la A maiuscola, quello della verità, il più importante. Non per questo motivo però dovrai fare diversamente, farai come hai sempre fatto, come è giusto.
Ecco appunto, allora cerchi una buona motivazione per iniziare con carica, effettivamente fai fatica a trovarla, ma intanto sai che puoi fare quei biscottoni che sicuramente mangerai nella pausa, che almeno ci saranno quelli a tirarti su. Poi magari ne mangi uno anche al pomeriggio, sempre per la serie facciamoci forza (=D).

Poche parole, sembra quasi strana la cosa, ma si vede che deve essere così, stavolta. Da una parte è anche bello, non serve sempre il poema se non viene spontaneo.

Due parole sui biscotti, come dicevo sono dei cookies, belli grandi, di quelli che te ne bastano due e sei già a posto. Croccanti e morbidi allo stesso tempo, cioccolatosi e con un magico profumo di zenzero. Le nocciole tostate (io le ho già acquistate pronte ma potete anche tostarle a casa) danno un carattere un po’ particolare al biscotto, che all’inizio appare dolce, poi, alla fine si sente il leggero piccante della spezia. Veramente eccezionali. Inoltre sono veloci da fare e la preparazione è facile facile. E’ un’idea simpatica per le mamme che vogliono prepara la merenda ai loro bambini, un biscotto diverso dal solito, perfetto sia per la scuola che per la pausa pomeridiana. Con un bicchiere di latte?! E’ il massimo, davvero, se vi piace lo zenzero ( io lo metterei dappertutto), non può mancare nella vostra to do list.

Riguardo alle foto, mi ritengo soddisfatta, credo che l’angolazione fosse quella giusta, voi che dite?! Effettivamente sono tutte uguali, ma non sapevo scegliere, quindi, ancora una volta, le ho messe tutte. =)

a presto, miei cari =)!




Cookies allo zenzero e cioccolato

Ingredienti:
tratta e modificata da I dolci fatti in casa, Monica Bianchessi

110 g di burro a temperatura ambiente
60 g d zucchero di canna
60 g di zucchero semolato
125 g di farina
1 uovo
80 g di nocciole sgusciate e tostate
1 pizzico di vaniglia Bourbon in polvere
2 cucchiaini di zenzero in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di cioccolato fondente (o gocce di cioccolato)
sale

Tritate le nocciole abbastanza grossolanamente. Lavorare il burro ammorbidito con i due tipi di zucchero, fino ad ottenere una crema omogenea. Sbattere leggermente l’uovo, stemperandoci la vaniglia, poi aggiungere il tutto  alla crema di burro.  Setacciate farina e livito, unite lo zenzero e il sale. Amalgamate anche gli ingredienti secchi alla crema di burro. Aggiungere le nocciole e il cioccolato tritato a pezzetti (o le gocce), mescolare bene fino ad ottenere un impasto consistente.
Ricoprite le placche da forno con la carta oleata e con un cucchiaio formare dei piccoli mucchietti di impasto, dando poi loro la forma di un disco di circa 8 mm di spessore.
Infornare a 180° nel forno già caldo, cuocere per 10 minuti. Lasciarli raffreddare e servirli.

Note:

-se non trovate le nocciole già tostate, potete tostarle a casa. Basterà infornarle in forno caldo a 180° per 10 minuti, sfregarle poi con un canovaccio da cucina per eliminare la pellicina e poi procedere con la ricetta.
-potete servire i biscotti spolverizzandoli di zucchero a velo, a piacere.






domenica 9 settembre 2012

Sfogliata alle mele e lamponi



Andata, tornata e come al solito questo posto mi mancava troppo. Sembra incredibile ma se manco più di tre giorni sento sempre il bisogno di pubblicare, di parlare con voi, di ridere. E se non riesco a cucinare mi impegno almeno per trovare una rete wi-fi per scrivere a voi, leggervi e venire a trovarvi, è incredibile ma ne sento la necessità.

martedì 4 settembre 2012

Mint ice tea




Felice. Così mi sento in questi giorni. Guardo fuori dalla finestra, penso a ciò che ho fatto quest’estate, sorrido e sto bene. Penso a come sono cresciuta in un certo senso, a quanto sono migliorata ( non solo nel blog). Penso che è stata la cosa migliore che avessi mai potuto fare.

domenica 2 settembre 2012

Cake al pesto e pinoli




Così è arrivato Settembre. Già, è incredibile. Come al solito, come ogni santa estate, il tempo mi è scivolato di mano, non me ne sono accorta. E’ sempre così, ormai mi conosco. A metà agosto inizio sempre a pensarci, poi quando si avvicina la data, è come se non volessi seguire il calendario, come se potessi fermare il tempo, premere stop.

mercoledì 29 agosto 2012

Ikea brownies



Devo dire che in questi giorni cari miei sono proprio felice, è una bellissima sensazione. Mi sento più libera e senza particolari pensieri. Sono ottimista e positiva. Ho voglia di correre, respirare l’aria fresca, ridere e divertirmi. Ho voglia di sorridere a chi incontro per strada, non so bene perché. Chiacchierare e non pensare a come comportarmi, così, perché ne ho voglia. Recuperare la mb, che non usavo da ormai troppo tempo, partire e farmi un bel giretto, prendere la reflex e immortalare un attimo di vita, che voglio ricordare, per sempre. Sentire l’aria frizzantina di settembre che si avvicina, il caldo afoso che se ne va (meno male), il sole più debole.

lunedì 27 agosto 2012

Pears and no more tears



Come prima cosa, mi scuso per l’assenza prolungata, non era mia intenzione fidatevi, ormai lo sapete che via da qui non ci riesco a stare. Chi mi segue sa che non sono stati giorni felicissimi quelli della settimana scorsa, avevo bisogno di staccarmi da tutto diciamo, dal mondo, a volte ne sento il bisogno, mi fa bene. Ho riflettuto tanto, come mio solito, ho capito quanto mi fa bene questo posto, quanto mi piace scrivere e parlare con voi. Quanto tutto questo giovi a me come persona insomma. Ero stufa di piangermi addosso, di vedere il nero anche quando non c’è.  Ho detto basta a questa malinconia che mi perseguitava, e se anche c’era non la ascoltavo. Ho voluto aprire gli occhi e rendermi conto che quando meno te l’aspetti la vita ti riserva delle grandi sorprese. Che è necessario essere più sereni, godere e apprezzare quello che si ha. Capire che si è fortunati.

mercoledì 22 agosto 2012

Crudaiola con zucchine e menta






L’umore che piano piano sale, anche se la vena malinconica rimane. Le foto che non ti piacciono per nulla, che ti fanno sentire irrealizzata, perché non sono come le vorresti tu. Il fatto che gli altri dicono che vanno bene, ma che a te non importa. Lo sforzo nell’essere ottimista, che la prossima volta andrà meglio, che le giornate no ci sono e che bisogna conviverci. Il sole che scalda le ossa, il caldo che sta diventando insopportabile anche qui.

lunedì 20 agosto 2012

Birthday's cake





I giorni passano, il tempo scorre veloce, sempre più. Chi dice che solo da adulti ci si rende conto di come passano i minuti, non sa bene com’è la storia. Diciamo che è sufficiente essere sensibile, avere sempre ragionato come se avessi avuto cinque anni in più, farlo perché è naturale, perché sei tu. Avere dei giorni in cui pensi e basta, che ti stanchi perché la mente non ne può più. Che devi staccare e spegnere quel benedetto neurone che ti fa disperare.
Fermarti e capire che stai parlando di una torta di compleanno, che questi discorsi li lasci da parte, che è meglio non riprenderli in considerazione.

sabato 18 agosto 2012

Il classico ci sta sempre...



Siamo già a sabato. Già. Non capisco perché, ma quando si avvicina la fine dell’estate qualcosa dentro di me cambia, sono irrequieta, forse perché so quello che mi aspetta a settembre. Cerco di non pensarci, di godere ogni minuto, il più possibile, evito di rovinarmi le giornate rimuginando. Ci ho messo molto tempo a capirlo, ma se si vive alla giornata, spensierati, si sta meglio, ci si gode ciò che è bello nella vita.

mercoledì 15 agosto 2012

La tapenade, quella vera...



Ok, lo ammetto. Ci ho preso gusto con questa rubrica, che ormai può essere resa ufficiale. Inoltre ho potuto vedere che ha già avuto successo e che piace, quindi continuo felicemente su quest’onda, mi diverte davvero molto.  Oggi, si va di nuovo sul salato, un qualcosa di davvero speciale, che dovevo assolutamente farvi conoscere.

lunedì 13 agosto 2012

Marmellata di fragole, rabarbaro e uva orsina




Così inizia di nuovo un’altra settimana, siamo già a metà agosto, non fatemici pensare. Comunque, eccoci al “secondo appuntamento” con la piccola rubrica sui vasetti, che mi sta piacendo e divertendo un sacco. Siamo partiti lo scorso post con una maremellatina/composta salata ( per chi se la fosse persa, ecco qui), oggi andiamo sul dolce.

venerdì 10 agosto 2012

Marmellata di cipolle di Tropea e peperoncino (Sigrid Verbert)




Eccoci qui, riprendiamo con la fase di sperimentazione. Ho coccolato per bene chi, come me, in questo momento non è in ferie e ho presentato piatti che fanno parte della tradizione della mia famiglia, ma ora torniamo a provare nuovi sapori e ricette, chi mi conosce sa che ho sempre il bisogno di scoprire nuovi piatti e cucinare, cucinare e cucinare.

mercoledì 8 agosto 2012

Ciambella di zucchine (dolce) del nonno




Questi giorni, come avrete potuto vedere, sto riproducendo e cucinando le ricette di casa.
Sarà perché sono sincere, forse ne sento la necessità, è un po’ come viaggiare e scoprire nuovi posti, ma dopo si ha sempre il bisogno di tornare nel proprio nido.  Ma tranquilli, la fase di sperimentazione inizierà presto, intanto però mi faccio cullare e viziare dalla sincerità di questi piatti.

lunedì 6 agosto 2012

Biete impanate




Le ricette del cuore alla fine sono sempre quelle di casa, è così, per tutti credo. Sono le preparazioni che vedi fare mille volte, che impari a memoria, che ti fanno sempre sentire felice. Io lo dico sempre, la mia passione e in un certo senso la mia predisposizione per questo campo me l’hanno trasmessa i miei familiari e i parenti, è un qualcosa che ci accomuna tutti. Sono loro che mi hanno insegnato le basi, come si tengono nel giusto modo gli utensili, come comportarsi in cucina. Sono loro che mi hanno ceduto le ricette, a cui io sono legatissima.


sabato 4 agosto 2012

Scones al mais ripieni di marmellata di ribes





Ok, forse l’avrete capito. Sono completamente pazza dei dolci inglesi. Eh sì, non c’è niente da fare.  Non so perché, ma ho sempre avuto un particolare interesse per l’english style. Inoltre, dispiace dirlo, ma credo sia davvero l’unica cosa in cui ci sanno fare, e nei quali probabilmente possiedono una marcia in più. I crumble, cupcake, shortbreads...mi piace tutto, fatta eccezione per i pudding.

giovedì 2 agosto 2012

I'm back!



Eccomi qui di nuovo, scusate per la prolungata assenza ma non sono riuscita davvero a dedicarmi alla cucina in questi giorni. Sono stati giorni impegnati, spero davvero che non vi sia passata la voglia di passare di qua, ma io le cose fatte male e velocemente non le apprezzo per nulla, credo che si sia capito.

venerdì 27 luglio 2012

Pici con ricotta, zucchine e pinoli





Oggi un post diverso, rispetto a quelli che ho pubblicato fin’ora. Di solito, parlo, scrivo e probabilmente vi annoio con tutte le mie storielle e i pensieri che mi vengono in testa quando cucino un piatto. So che è buffo, ma a me viene spontaneo, non lo faccio apposta. Io vivo il cibo, è parte di me e di conseguenza non riesco a fare a meno di parlarne e di descriverlo. Oggi però voglio essere di parola, e quindi dirò solo il necessario, almeno a parole.

mercoledì 25 luglio 2012

Strawberry lime pops (with Zoku)




Ok. Le temperature non si sono alzate, il tempo è ancora incerto, ma io non mi faccio condizionare, per quanto possibile. Avevo una voglia sfrenata di ghiaccioli, che era da molto tempo che non facevo più in casa, quindi anche se sarebbe stato meglio cucinare una bella zuppetta calda per riscaldare corpo e anima, io mi sono cimentata nella preparazione di ghiaccioli home-made, veloci da fare e divertenti. Quando ero piccolina gli stampi per ghiaccioli erano sempre un po’ ‘casual’ come dico io, poco sicuri e soprattutto poco funzionanti. Il tempo di refrigerazione superava quello che dicevano nella confezione, a volte il gelato rimaneva incastrato all’interno della forma, quindi era un po’ complicato farli, bisognava avere molta pazienza e mettere in preventivo che dopo tutto lo sforzo fatto, tutto sarebbe anche potuto non riuscire. Così, dopo aver buttato un bel po’ di stampi e aver quindi rinunciato all’idea, qualche mese fa ho scoperto un attrezzo che dopo poco ho immediatamente acquistato. Zoku, lo conoscete? (Sonia di Oggi pane e salame, domani..., poco tempo fa ha pubblicato molte idee carine). Beh, è semplicemente fantastico. Ovviamente non sono qui a pubblicizzare un prodotto del mercato, non potrei nemmeno farlo, volevo solo spiegarvi brevemente come funziona. In pratica è una vaschetta con all’interno un vaso refrigerante che in pochi minuti ti permette di fare il tuo ghiacciolo o gelato, senza dover aspettare almeno una notte intera affinchè il liquido si ghiacci. Inoltre assicura anche un’ ottima riuscita e non ci sono problemi per l’estrazione del gelato. E’ facile e veloce, non ti fa disperare e ti permette di inserire ingredienti di cui tu sai la provenienza e che tu preferisci.

In principio ero un po’ dubbiosa, credevo che fosse impossibile riuscire a fare dei bei ghiaccioli in 10 minuti, o meno. Invece è stato così. Nel mio caso avendo fatto i strati ci ha ovviamente impiegato un po’ di più. La ricetta l’ho presa direttamente da sito, per essere sicura ho voluto provare con le dosi esatte. In realtà però Zoku è proprio indirizzato a chi vuole sbizzarrirsi, provare nuovi combinazioni e nuovi gusti.

Quindi, dicevamo, la versione che ho fatto oggi (ricordo che è la prima volta che lo utilizzo) è un ghiacciolo molto estivo, dai gusti freschi e tra loro in contrasto, la fragola e il lime. Le fragole bio dell’azienda che coltivano qui nelle mie zone, erano dolcissime e buone, e si contrastavano all’aspro del lime. Io consiglio di addolcire con un po’ di zucchero il succo di lime, perché lasciato in purezza può risultare eccessivamente acido. A me è piaciuto, ma per i bambini o per chi ama il dolce va sicuramente dolcificato ulteriormente, perché lo zucchero che è presente nella purea di fragole potrebbe non bastare. Anche se era il mio primo tentativo, ho voluto provare a fare le strisce, ma niente paura, non è davvero niente di complicato. Se si segue il procedimento indicato, è facilissimo.  Ad essere sincera non saprei dire come fare la stessa cosa con gli stampi classici. Credo che la scaletta sia la stessa, ma sicuramente i tempi varieranno, saranno molto più lunghi.

Secondo me è geniale, se si vuole un dolce fresco per la merenda o per qualsiasi altra occasione, in pochissimo tempo si ha tutto pronto.
Non vedo l’ora di provare altri nuovi pops. Dolci ma anche salati, ho già in mente  moltissime idee.
Inoltre sono divertentissimi da vedere e fotografare.


Enjoy Quick PopsTM !


 


Ghiaccioli alla fragola e lime


 Ingredienti:
per 6 ghiaccioli

280 g di fragole fresche, pulite e private del picciolo
40-45 g di zucchero
la buccia di un lime
120 ml di acqua
84 gr circa di succo di lime

Tagliare le fragole a pezzetti e frullarle con il mini-piner con zucchero e scorzetta di lime. Aggiungere poi l’acqua e frullare di nuovo, fino a che il composto è liscio. Preparare il succo dai lime ( da zuccherare a piacere).

Procedimento con Zoku:

  1. Togliere il macchinario dal freezer e inserire gli stecchi appartenenti alla confezione.
  2. Versare 28 gr circa ( io un po’ di più) di purea di fragole negli stampi e lasciarlo raffreddare completamente.
  3. Quando il primo strato è pronto versare 14 gr circa di succo di lime e lasciare raffreddare anche questo completamente.
  4. Versare l’ultimo strato di purea di fragole fino alla linea di riempimento in ogni stampo e lasciare raffreddare bene, fino a che il liquido è completamente gelato.
  5. Quando sono pronti rimuoverlo con l’apposito attrezzo (Super Tool)


Note:
- non so darvi in questo caso l’esatto tempo di refrigerazione per   ogni strato, io sono andata ad occhio e controllavo sempre lo stato del liquido. Credo che comunque almeno 5-6 minuti per strato siano necessari. 
-  Nelle foto non si vede il pezzetto per le gocce, che viene chiamatoil vassoietto per le gocce , perchè non l'ho messo. Comunque consiglio di metterlo quando si mangiano i ghiaccioli.




ps. Scusate se le foto sono molte, mi piacevano tutte e non sapevo quali scegliere, allora ho deciso di metterle tutte =).

martedì 24 luglio 2012

Cake al rabarbaro e cardamomo






Quando si vive in montagna a volte capita di dimenticare che la stagione corrente, è l’estate. Ovvio, i caldi torridi, il sole fortissimo possono essere pesanti, è stato così fino a pochi giorni fa in quasi tutt’ Italia. Se però in alcune zone non si riesce a respirare causa le temperature altissime, qui è l’esatto opposto. Vi avevo già parlato della mattina freschina, delle sere in cui bisogna coprirsi, ma ieri si ha superato il limite. Ok, capisco che le temperature non possono essere alte, non lo desidererei nemmeno, ma dover mettere l’orsetto (avete presente quel genere di pile che ti fa sembrare un peluche?! A me piacciono da morire=)) alle 10.30 del mattino, dover mettere il cappuccio e proteggersi dal vento gelido, è davvero poco divertente, se si tiene presente che è ancora luglio e che il sole comunque c’è. Effettivamente, ci sono pure abituata, so che è così, è ancora successo. Il fastidio più grande però proviene dal fatto che gli sbalzi di temperatura sono repentini, e i termometri continuano a segnare temperature con differenza anche di 10°. Questo è una cosa che davvero odio, perché la cosa brutta è che il corpo ne risente, ci si sente stanchi e scombussolati nei giorni che seguono e non è sicuramente simpatica la sensazione.

Quindi in queste giornate incomprensibili ho bisogno di coccolarmi, di gustare qualcosa che possa  soddisfare il mio palato. Ho pensato che non c’era niente di meglio di un cake, che ci sta sempre, e a dire la verità era da un po’ di tempo che ne volevo cucinare uno. Devo dire inoltre che questa ricetta in particolare mi girava già da molto nella testa, volevo assolutamente provarla. Quindi domenica, passando in fretta dal mio fruttivendolo di fiducia, ho acquistato per la mia prima volta il rabarbaro. Lo conoscevo già, i miei nonni ne coltivano la pianta. In questo momento però non sarebbe stato comunque disponibile, perché probabilmente causa l’altitudine, i gambi erano ancora troppo corti. Quindi come al solito ho ben presto trovato la soluzione, e ne sono più che soddisfatta. All’inizio pensavo alla difficoltà nel curarlo, nel sapere quale parti usare e quali invece scartare. Invece, in un batter d’occhio, era già tutto pronto ed è stato più facile del previsto. Inoltre questa ricetta mi ispirava molto essendoci la presenza del cardamomo, spezia per me finora sconosciuta. Il profumo che emanava dalla confezione mi sembrava di già buonissimo, particolare. In questa torta poi con il rabarbaro ci sta d’incanto.








La ricetta è tratta dal libro di Ilona Chovancova, Cakes dolci e salati. Credo che lo conosciate, è tra i miei preferiti. Sarà che i cake mi piacciono molto, per la loro forma, per la loro consistenza. Io ho sempre trovato bellissime idee su questo volume, in questo caso ho seguito la ricetta passo passo.
Potrebbe sembrare un po’ troppo particolare, rabarbaro e cardamomo, all’inizio possono apparire qualcosa di troppo diverso fra loro. Invece alla fine il risultato del cake è quello di un buon dolcino, semplice e assolutamente equilibrato, che piacerà anche ai più diffidenti. Il rabarbaro è dolce e ha un certo retrogusto di limone, il cardamomo profuma e è presente senza però coprire o esagerare. L’impasto è morbidissimo e spugnoso, un piacere puro per la bocca. E’ davvero un dolce che merita di essere provato.

Io e la mia famiglia l’abbiamo subito apprezzato, anche troppo visto che è durato pochissimo. Inoltre è stato davvero confortante assaggiare la fetta di torta dopo le peripezie che ho dovuto subire per scattare le foto, tra l’altro che mi piacciono da morire, I’m really improving. Il freddo e il vento sicuramente non hanno migliorato la situazione, ne è però valsa davvero la pena, farei questo e altro ancora per cento volte, adoro la sensazione che si ha quando si vede lo scatto, si resta lì, e si pensa sì, finalmente è come volevo io.


tratta dal libro Cakes dolci e salati di Ilona Chovancova



Ingredienti:

180 g di farina
3 uova
170 g di zucchero
150 g di burro
2 o 3 gambi (io 3) di rabarbaro fresco
4 bacche di cardamomo
mezza bustina di lievito per dolci ( io biologico)
un pizzico di sale

Scaldare il forno a 180°. Fare sciogliere il burro e lavare le coste di rabarbaro, poi asciugarle con cura. Togliere la base e la cima dei gambi e tagliare  pezzettini la parte più rossa e dolce ( come mostrato in foto). Tagliare uno dei tre gambi a bastoncini di 3 cm che serviranno per la decorazione. Schiacciare il cardamomo in un mortaio o con un batticarne (tra 2 fogli di carte forno) e ridurlo in polvere. Sbattere le uova con lo zucchero, fino a che il composto diventa spumoso e raddoppia di volume. Poi aggiungere poco per volta la farina setacciata, il sale e il burro fuso. Unire i pezzetti di rabarbaro e il cardamomo in polvere. Incorporare infine il lievito, anch’esso setacciato. Rivestire uno stampo da plum-cake con della carta forno, in modo che ogni lato sia ben coperto. Versare l’impasto e decorare con i bastoncini di rabarbaro sulla superficie delle torta nel modo che più vi piace. Infornare e far cuocere per 50 minuti. Lasciare raffreddare completamente e poi sformare il cake.







lunedì 23 luglio 2012

Filetto di orata al cartoccio



Buongiorno, buon lunedì! E’ già (di nuovo) lunedì, ma possibile che non mi renda conto di come passa il tempo?! Sarà il blog, saranno gli impegni, i minuti scorrono veloci e me ne capacito sempre troppo tardi. Un week-end stranissimo questo appena passato. Per il tempo intendo. Sabato iniziato malissimo con bufere e tempeste, poi nel pomeriggio il sole. Domenica invece bella soleggiata all’inizio, freschina, ma nel pomeriggio peggioramenti. Dopo aver passato l’intera mattina al mercatino vintage ( prossimamente vedrete i miei meravigliosi acquisti, insomma, sempre della serie, riempiamoci la casa di posate, piatti e strofinacci =)), ci siamo goduti la natura, per quanto è stato possibile con k-way, mantelle da pioggia e quant’altro. Un tempo davvero buffo, che cambia in un battibaleno e che di conseguenza impedisce di organizzare una gita fuori porta come si deve. Sabato durante la mattinata è stato un disastro. Pioveva fortissimo, il vento soffiava e il cielo era nero, grigio e chiuso. Sono quel tipo giornate che appena svegli ci si sente di già stanchi, senza energie, senza voglia. Anche se però la casa era buia (alle ore nove del mattino senza luce non si vedeva nulla) ho comunque deciso di passare del tempo in cucina, come sempre è terapeutico.

Sicuramente la giornata non richiedeva un pranzetto con piatti freschi, anzi, viste le temperature una bella polenta sarebbe stato quello che ci voleva. In frigo però avevo alcuni filetti di orata, che avevo acquistato venerdì dal pescivendolo. Visto che non sapevo cosa fare, ho deciso che avrei cucinato quelli, almeno avrebbero sicuramente portato un po’ di allegria in tavola.

Questo secondo me è il modo più semplice, sano e facile per cucinare i filetti di pesce. Il cartoccio. Io purtroppo lo faccio ancora alla ‘vecchia maniera’, con l’alluminio. Alla fine si va sempre sul sicuro, niente da dire. Io però vorrei tanto provare con la carta fata, che credo tutti conoscerete. La sto cercando da un bel po’, ma non sono ancora riuscita a trovarla. Il procedimento è lo stesso in pratica, forse con l’utilizzo di quest’ultima i sapori si mantengono e si esaltano ancor più. Io comunque non demordo, prima o poi sono sicura che la troverò.
Io adoro questo tipo di cottura, è veloce e elementare, lo si può arricchire come meglio si crede. Devo ammetterlo, ho provato tutte le combinazioni possibili, tutte buonissime, ma ho trovato quella che preferisco in assoluto, che è quella che vi propongo oggi.

L’orata appunto come pesce, e in accompagnamento, zucchine, pomodorini, erbette aromatiche, e limone. Tutto nel cartoccio, un po’ d’olio, sale aromatizzato al limone e via. E’ il primo modo di cucinare il pesce che ho imparato. Niente di che, direte voi. A me però sembra ogni volta più una furbata , alla fine ci si può mettere quello che si vuole, quello che si ha a disposizione. Quando non si sa cosa fare, si ha del pesce e si vuole far bella figura, senza fare fatica ecco quello che ci vuole. Mi piace moltissimo il fatto di poter sentire il vero sapore del pesce, il profumo delle erbette, la consistenza morbida della verdura. Anche se è un piatto veramente light può essere gustoso, bisogna solo sapere come renderlo tale. 
Ecco, questo è quanto, che dite, vi piace l’idea?!






Filetti di orata al cartoccio

 
Ingredienti:

per 4 persone

4 filetti di orata (o altro pesce)
1 zucchina tonda media
4-5 pomodori peretta (o una manciata di pomodorini)
erbette fresche miste (io basilico, menta, dragoncello, finocchietto selvatico, origano, maggiorana, timo limonato, timo)
scorza di mezzo limone in scaglie
olio evo
sale alle erbe aromatizzato al limone (o normale)

Tagliare le zucchine a dadini, fare ugualmente per i pomodori. Togliere a questi ultimi la polpa e i semini, facendoli sgocciolare. Pulire i filetti, lavandoli sotto l’acqua. Asciugarli poi con carta assorbente. Controllare se ci sono ancora delle spine al centro, e eventualmente toglierle con le pinzette apposite. Tritare finemente l’erbette, lavate e asciugate in precedenza. Tritare anche la scorzetta. Tagliare 4 fogli di carta stagnola di media grandezza. Iniziare a fare i cartocci. Prendere quindi un foglio d’alluminio e ungerlo leggermente con dell’olio. Posizionare poi il filetto e salarlo in superficie. Aggiungere poi un po’ di dadini di zucchina, qualcuno di pomodoro e irrorare con un filo d’olio. Aggiungere una spolverata di erbette e poi un po’ di scorzetta di limone. Fare ancora un giro d’olio e infine chiudere il cartoccio a mo’ di caramella. Procedere in questo modo con il resto dei filetti. Ungere con pochissimo olio la teglia che avete deciso di utilizzare e inserirci i cartocci una volta pronti. Infornare a 200° e cuocere per 20- 25 minuti.




Buon inizio di settimana!


sabato 21 luglio 2012

Biscotti gelato. Per tornare un po' bambina.




Quando ero piccola assieme agli amichetti del vicinato si andava ogni giorno dopo pranzo, o più tardi per la merenda a prendere il gelato. Era sempre una gioia, un momento speciale, che si attendeva con impazienza. Ovviamente tutti avevamo il gusto del cuore, il gelato che più ci attirava. Quando il caldo era troppo si andava di ghiaccioli, ovvio. Quando c’era più tempo, si andava in centro, e si prendeva quello sciolto in palline. Quando però i minuti erano contati perché bisognava tornare immediatamente a giocare andavamo sempre al bar del campo sportivo, vicinissimo al nostro rione. Ad essere sincera a me non piaceva molto, non trovavo mai il tipo di gelato adatto, e poi erano confezionati. Ancora adesso non li mangio, non so perché ma non li ho mai presi volentieri. In quelle occasioni però non potevo tirarmi indietro. Non potevo fare la ‘difficile’, quella snobbetta, che no, il gelato confezionato non lo mangia. Quindi, controvoglia e ordinando per ultima, sceglievo sempre il biscotto gelato, l’unico che in qualche modo riuscivo a mangiare interamente. Diciamo che mi piaceva il fatto che fosse bi-gusto, cioccolato e vaniglia, i miei preferiti allora. Poi c’era il biscotto, che aveva sempre un barzelletta sopra, a mo’ di fumetto. Anche se erano i solito motti, quelli scemi, che fanno ridere solo i bambini. A  me però piaceva.

Per molto tempo poi ho lasciato perdere l’idea, sono cresciuta, di quel gelato non s’è più vista traccia. Poi però qualche tempo fa, ho trovato una ricetta. La rivista è Sale & Pepe Kids, la conoscete? Beh, non è da molto che la si trova in edicola, è bimestrale credo o comunque viene pubblicata ogni stagione. So che inizierete a ridere, so che sarò ridicola, e anche se il giornale è dedicato alle mamme che vogliono cucinare con i figli, io prendo sempre molti spunti. In particolare, un giorno, sfogliandolo con più attenzione, ho visto la mitica ricetta per fare dei biscotti gelato casalinghi. Non ho esitato molto, mi sono subito ripromessa che l’avrei fatta al più presto.

Diciamo che io l’ho rivisitata abbastanza e ho modificato qualche procedimento. Desideravo riuscire a fare il biscotto bi-color, ma sarà che non sono una pasticciera, sarà che non ho moltissima manualità nei dolci, ho pensato di farli di un gusto unico, alternando cioccolato e vaniglia. In sé la preparazione è davvero elementare. Bisogna semplicemente preparare dei biscotti e poi con cautela riempirli di gelato. Ammetto che il mio risultato è molto casalingo, e genuino. La foto del giornale come il solito rappresentava un biscotto perfetto. Il gelato era posizionato perfettamente, come se fosse finto, fatto da una macchina. I miei, lo si può vedere, sono l’opposto. A me però piacciono di più, sono più simpatici e soprattutto si vede che è stata una mano a fare il tutto. La base del biscotto è piuttosto semplice aromatizzata al limone, così buona che la si mangia tranquillamente da sola. Per il ripieno, come ho già detto, io ho scelto i gusti che preferivo da piccina, ma se ne possono usare anche altri, possibilmente, anzi è meglio, quelli crema.

Ho voluto fare questa ricetta per ricordare i vecchi tempi, quelli spensierati e leggeri, che si vivevano in allegria e gioia. Sono un po’ nostalgica questi giorni? Può darsi. A volte però è come se sentissi il bisogno di ricordare alcune tradizioni, alcuni momenti vissuti. Anche se è difficile, cerco di pensarci senza nostalgia, ma con felicità. Come diceva Orazio, non si deve rimpiangere il passato, ma ricordarlo per stare bene.  Non c’è niente di male nel fare qualcosa che si era soliti fare da bambini. Alla fine è un modo per rendersi conto, come si è stati fortunati, come bello è stato trascorrere quei momenti, riviverli in un certo senso, con altri pensieri e altri occhi. 




 
Biscotti gelato casalinghi

tratta e modificata da Sale e Pepe Kids, giugno 2012


Ingredienti:

per 4- 5 biscottoni

125 g di farina + quella per la lavorazione
75 g di burro morbido
50 g di zucchero a velo
1 tuorlo
la scorza grattugiata si un piccolo limone bio
400 g circa di gelato (io cioccolato e vaniglia)

Lavorare rapidamente la farina con li burro morbido, il tuorlo, lo zucchero a velo e la scorza di limone. Formare una palla, coprirla con della pellicola e farla riposare in frigo per un’ora.
Stendere poi sul piano di lavoro infarinato leggermente la palla, con uno spessore abbastanza sottile. Con una rotella ondulata ritagliare 8 grossi biscotti rettangolari di circa 6 cm per 8. Usare uno stampo apposito se lo possedete. Decorarli a piacere ( io ho bucherellato la superficie con la punto di uno spiedino, a mo’ di oro saiwa).  Allineare i biscotti su una placca da forno rivestita con carte oleata e cuoceteli per circa 10 minuti a 180°. Lasciare raffreddare su una gratella.
Con una spatola prendere un po’ di gelato e aiutandosi con una formina dalla forma quadrata riempire un biscotto, togliere la formina e premere leggermente con l’altro biscotto per formare una sorta di sandwich (tecnica inventata da me, modestamente =) hihi). Mettere immediatamente in freezer fino al momento di servire o comunque per minimo ¾ d’ora.


Secondo me va bene anche prepararli il giorno prima, così saranno belli sodi e il gelato non si scioglierà con troppa velocità!


ps. Scusate se in foto i biscotti sono un po’ con il gelato sciolto. E’ vero, rendono l’idea e sono pure belle secondo me (seconda in particolare), ma con questo caldo non ho saputo fare altrimenti!=)






Buon week end a tutti! =)