Così inizia di nuovo un’altra settimana, siamo già
a metà agosto, non fatemici pensare. Comunque, eccoci al “secondo appuntamento” con la piccola rubrica sui vasetti, che mi sta
piacendo e divertendo un sacco. Siamo partiti lo scorso post con una
maremellatina/composta salata ( per chi se la fosse persa, ecco qui), oggi andiamo
sul dolce.
Come credo aver già detto, l’agosto per me è il
mese delle conserve, quello in cui più in assoluto mi vede impegnata a
provvedere alle "scorte". Fare marmellate è uno dei ricordi che poi, durante l’anno,
mi rimangono più impressi dell’estate. Mi piace perché si sta insieme, si
chiacchera e si ride allegramente, ma nel contempo ci si mette all’opera e si
producono questi piccoli vasetti, che piano piano vengono consumati. Io ho
ereditato la tradizione delle marmellate da nonna. Lei le ha sempre fatte in
casa fin da quando ero piccola, e ha sempre provveduto a riempire sia la nostra
che la loro dispensa. E’ da lei che ho imparato i segreti, la pazienza e i
trucchi per rendere una marmellata speciale. La tecnica, quella vera, l’ho imparata quest’anno.
Di solito quando ero piccina aiutavo con piacere a tagliare la frutta, ma non
seguivo più di tanto il procedimento. Diciamo che dopo aver iniziato la
cottura, quatta quatta me la svignavo a giocare con mia sorella,
ripresentandomi solo al momento finale, ovvero per vedere il risultato.
Inoltre finalmente ho imparato ad utilizzare la
bilancia che io chiamo vintage, perché un giorno avevo visto lo stesso modello
ad un mercatino. All’inizio non ci capivo niente, essendo abituata alle bilance
elettroniche. Poi però mi sono impegnata e sono
riuscita a capire, iniziando ad apprezzarla. E’
una di quelle cose a cui nonna è legatissima, che le ricorda i bei momenti di
anni fa, a me questo fa piacere.
Le marmellate che ci piacciono di più sono quelle di albicocche ,ribes ( provenienti direttamente dal nostro giardino) e mirtilli rossi (che faremo prossimamente). Questi sono sapori che mi ricordano i pomeriggi estivi, trascorsi a tagliare e cuocere la frutta. E se anche rimangono e rimarranno sempre i miei preferiti, volevo provare a fare qualcosa di diverso, avendo imparato il procedimento.
Le marmellate che ci piacciono di più sono quelle di albicocche ,ribes ( provenienti direttamente dal nostro giardino) e mirtilli rossi (che faremo prossimamente). Questi sono sapori che mi ricordano i pomeriggi estivi, trascorsi a tagliare e cuocere la frutta. E se anche rimangono e rimarranno sempre i miei preferiti, volevo provare a fare qualcosa di diverso, avendo imparato il procedimento.
Così ho deciso di provare questa marmellata
inedita, che mi frullava già da un po’ nella testa, che non mi ha deluso. Fragole,
rabarbaro, uva orsina. Andiamo per ordine. Le fragole perché sono il frutto
estivo per eccellenza, perché sono dolci ma asprine in sé, che rendono
vellutata la consistenza. Qui probabilmente nasceranno polemiche, essendo ormai
finita la stagione di questo frutto. E’ vero, ne sono consapevole, i puristi
sicuramente staranno maledicendomi. Il fatto è che nel momento in cui sarebbe
stato meglio farla (giungo-luglio) non avevo né l’idea, né l’intenzione giusta
per sperimentare. Quindi, a malincuore, ho dovuto accontentarmi con quello che
ho trovato, e non posso lamentarmi. Il rabarbaro perché è la mia fissazione del
momento, perché mi piace moltissimo, aspro e croccantino, e che da carattere alla
marmellata. L’uva orsina, che ho scoperto da pochissimo, che bilancia l’eventuale
dolcezza, dando acidità. Un successo, davvero. Un connubio perfetto di gusti,
se bilanciati in modo giusto. Dalla consistenza morbida e leggera, un po’ più
liquida rispetto alle altre marmellate, ma è giusto che sia così.
Da provare, rifare, assaggiare e gustare.
Da provare, rifare, assaggiare e gustare.
Solo due parole riguardo alle foto. Ho voluto
creare uno stile rustico, casalingo, come la ricetta di oggi. La luce è distribuita
nel centro ma quasi assente sul retro, trovo siano molto belle, che rendano l’idea
insomma. La terza è la mia preferita in assoluto. Nitida e semplice, ma allo
stesso tempo speciale.
Marmellata di fragole, rabarbaro e uva
orsina
Ingredienti:
per 2 kg circa (io 7 vasetti)
1,5 kg di fragole pulite
650 g di coste di rabarbaro
1 manciata di uva orsina
700 g di zucchero
2 bustine di gelificante 3:1
Private il rabarbaro di eventuali foglie e fili
laterali ( come si fa con il sedano), poi tagliarlo a tocchetti di circa 2 cm.
Tagliare le fragole a metà o in 4, le più grosse. Lavare l’uva orsina e privare
il picciolo alle estremità. Versare in una pentola capace la frutta, lo
zucchero e il gelificante. Mescolare bene e mettere sui fuochi. Portare a
bollore e cuocete per almeno 35-40 minuti. Passato questo tempo spegnere il
fuoco e mescolare ancora, fino a che la schiumetta che si forma scompare.
Versare la marmellata nei vasetti sterilizzati, chiudere immediatamente con i
tappi e capovolgere. Coprire con uno straccio pulito ed asciutto. Far raffreddare
completamente.
Note:
-
Fate cuocere
la marmellata con calma, e non seguite le istruzioni dei gelificanti. Tre o quattro minuti per una conserva è troppo poco, non verrà bene il risultato. Abbiate
pazienza e vedrete con i vostri occhi la differenza.
-
E’ importante
far riposare i vasetti a testa in giù per una notte, la consistenza sarà più
gelè, come dico io, sarà più cremosa.
L’idea in più…
Come potete vedere nella prima foto, ho
impacchettato i vasetti abbellendoli con dei tovaglioli di carta, legandoli e
aggiungendo una targhetta con il nome della marmellata. E’ un’idea simpatica se
si vogliono regalare a persone care. E il cestino, non è carino?! io lo trovo
graziosissimo=)
Auguro un buon inizio di settimana a tutti!
Che bella! E soprattutto il tuo rabarbaro è molto rosso, cosa per me davvero strana: qui non ne vedo proprio, ma in foto sì, tanti! Io le fragole non le vedo neanche più in giro, però potrei provare ad inventarmi qualcosa :) belle le foto :) a presto!
RispondiEliminaciao, che carino questo blog, mi ha colpito subito, complimenti sia per le ricette che per le fotografie.
RispondiEliminada oggi ti seguo, a presto
sabina
Come ti ho già detto amo questo periodo proprio per le conserve, dolci e salate, infatti ne ho diverse in programma per i prossimi giorni.
RispondiEliminaLa tua marmellata è deliziosa. Bouna giornata :)
Ciao Marty,
RispondiEliminatalmente ispirata dalla tua composta di cipolle di tropea ho provato immediatamente a farne una anche io, ma di scalogno, l'ho appena postata e ho scritto che mi sono ispirata alla tua e ho messo il link al tuo blog...spero non ti dispiaccia.
Complimenti anche per questa al rabarbaro molto invitante.
Baci,
Cri
Che bello questo spazio e che brava che sei ad esprimere tutta la tua passione così in maniera perfetta!piacere di conoscerti Laura :)
RispondiElimina@pips: ehi! sì, è vero, il rabarbaro è molto rosso, ma io l'ho sempre trovato così qui dalle mie parti, boh! e in quanto alle fragole, è un mistero. Ci credi che oggi la mia fruttivendola di fiducia ha bussato alla porta con 2 cassette di fragole nostrane, cresciute qui sulle mie montagne?! e se ti dico che erano dolcissime ci credi?! pazzesco! ma bello, sono così buone...un bacio, e grazie mille per i commento sulle foto (sono al settimo cielo)! =))))))
RispondiElimina@sabina: ciao! Benvenuta! Grazie mille per i complimenti, sei molto gentile! sono felice ti piaccia e grazie per esserti aggiunta, mi fa molto piacere conoscerti.
a presto=)
@Ile: non vedo l'ora di vederle, chissà che buone saranno, ovviamente=) un abbraccio bella, a prestissimo
@Cri: ciao! ma figurati! sono appena passata da te e la composta di scalogni è bellisima, mi piace molto. Comunque sono io che devo ringraziare te, mi ha fatto così piacere, il fatto che mi hai nominata è stato molto bello da parte tua. Tu ringrazio ancora=)
un bacio
@Laura: Ciao, piacere mio! sono molto felice tu sia passata e anche iscritta, grazie mille per le parole, diciamo in maniere perfetta no, ma ci metto tutto il cuore, quello è sicuro. Ti aspetto presto, =)
M.
Anche per me agosto è il mese delle conserve e delle marmellate!! In realtà ho cominciato già a luglio a farle:-)) Sono davvero curiosa di provare la tua, il rabarbaro da me è introvabile!!! Un abbraccio e buon ferragosto!
RispondiEliminaIo voto la foto numero 2 :)
RispondiEliminaQuando finalmente riuscirò a trovare il rabarbaro (dove cavolo lo nascondono?) la proverò di sicuro!!!
Baci baci :D
Maledizione eterna a blogger: ti avevo scritto un commento l'altro giorno ma non l'ha pubblicato. Uff.
RispondiEliminaComunque, a me i tuoi post piacciono sempre di più. E questo periodo "vasettoso" mi ècosì d'ispirazione... accumulo ricette ;)
Buona giornata, cara, un bacione!
@mari: anche io in effetti è già da un po' che sono all'opera, sì da luglio anche per me. Ma adesso che ho preso la vena non riesco più a fermarmi, ne sto scoprendo sempre più!=) per il rabarbaro, mi dispiace così tanto che sia introvabile per voi. sarà che qui essendo vicini alla cultura tedesca, si trova con facilità, quasi ogni famiglia ne possiede una pianta in giardino. Comunque questo è il mio consiglio: 1.supplicate il vostro fruttivendolo di fiducia, pregatelo di procurarvelo da fornitori oppure da aziende bio.
RispondiElimina2. in alternativa, se abitate al nord e avete un giardino, potete cercare la pianta e coltivarlo direttamente, non sono un'esperta, mi informerò, ma credo sia una pianta che cresce anche con temperature basse, ma non a temperature alte. spero di essere stata d'aiuto a tutte.
a te mari, un bacio=)
@Silvia:davvero? beh, allora devo ricredermi, pensa per me era la più bruttina, ma se detto da un'esperta come te, allora non posso assolutamente contraddirti! per quanto riguarda il rabarbaro, ho risposto a mari, ma davvero, provate e cercatelo ancora, ne vale la pena.=) a presto cara, buona giornata=)
@Agnese: ma dai, che uffa, 'sto blogger... comunque non fa niente, apprezzo sempre moltissimo=) bene, ti piace la rubrica, se ti sono d'ispirazione mi può solo fare piacere=) buona giornata anche a te, un bacio
M.
anche in famiglia Patrone agosto è diventato il mese delle marmellate, ma lo era già quando ancora ero una Cagnone (il primo cognome è quello di mio marito! ;)). Ho fatto anche io una specie di rubrica che si chiama "L'estate in barattolo": mi piace tantissimo conservare i profumi e gli aromi dell'estate, per poi ritrovarli anche d'inverno! bacino! sere
RispondiEliminaCiao! Sere, ma dai, che bello il nome della tua rubrica. Insomma, siamo tutte sulla stessa onda! e' vero, assaporare i sapori dell'estate in inverno o autunno è bellissimo!
EliminaBuon Ferragosto, a presto
M.
che bello questo post! sono tutti belli in realtà, ma questo mi piace in modo particolare.. adoro il tovagliolo con i cuoricini rossi!! <3
RispondiElimina