Ed
eccoci all’ Epifania, cari miei. Di già.
Sono passate due settimane
e come sempre non me ne sono resa conto. Il relax mi fa quest’effetto. Il tempo
passa, non penso a nulla, cerco solo di passare dei bei momenti, di riposare,
di godere al meglio queste giornate.
Così è stato
effettivamente. Non posso lamentarmi. Tutto è andato liscio, l’anima delle
feste come ogni anno è entrata dappertutto e ogni cosa è andata per il verso
giusto.
Ogni cosa però inizia e
finisce, così funziona. E il momento del termine è sempre un po’ strano, direi.
Diciamo che riprendere il mio tran tram non mi elettrizza per nulla, sapendo
cosa mi aspetta, preferirei non pensarci, ma è più forte di me.
Il mio motto sarebbe
‘occuparsi e non preoccuparsi’. A volte ci provo con tutta me stessa, ma senza
risultato. L’unica cosa da fare è aspettare che queste giornate passino, che la
routine riprenda il suo ritmo. Oggi succede un po’ come il primo di gennaio.
Ripercorro con la testa tutti i momenti splendidi delle vacanze, e tante
persone speciali li hanno resi unici.
Non ho mai fatto caso
particolarmente a questa giornata. Da tutti i punti di vista. Più che una
ricorrenza, l’ho sempre vista come una giornata senza peso, appunto quella che
precedeva, in linea di massima l’inizio del delirio. Non mi sono mai piaciute
le catene di sms che iniziano con ‘befana, bafanetta’ ecc. Non ho mai trovato
il senso. Da me la befana è arrivata raramente, e la calza sul camino non l’ho
nemmeno vista (se ricordate da noi c’è S. Nicolò). Non si è mai festeggiato in
maniera speciale. E’ sempre stato un giorno come un altro, e forse è sempre
stato un mio errore, reputarlo così.
Un po’ per lo stato
d’animo, un po’ per una serie di motivi sconosciuti (a giorni l’adolescenza
sembra tornare alla ribalta) sentivo il bisogno di fare qualcosa. Di fare
qualcosa di diverso.
E la cucina come sapete è
ciò che mi fa sfogare più in assoluto, l’idea non ha impiegato molto a
saltellare in giro per la mia testolina confusa.
Galette des rois. Galette des rois. Galette
des rois.
Avrete capito quindi di
cosa sto parlando no? Di quel dolce francese, tutto sfoglia (in realtà dovrebbe
essere pate feuilletée inversée) e mandorle, che si cucina per tradizione il 6
di gennaio. In breve, si parla di un guscio di pasta sfoglia che racchiude all’interno
un ripieno di mandorle, abbastanza tosto. E’ del tutto singolare, perché per
usanza, giace dietro a questa particolare torta una consuetudine molto
divertente. Questo il gioco: si divide il dolce in tante fette quanti sono i
convitati. Il più giovane del gruppo assegna ad ogni persona la sua fetta. Chi
addenterà la fetta con all’interno la famosa favé ( una mandorla, una noce, un pupazetto, un fava) sarà il re o
la regina della giornata,. Nel vero
senso della parola. Con la corona di cartone al capo verrà ‘servito/a e
riverito/a’ dagli altri, ogni suo desiderio verrà esaudito, sarà il/la
protagonista della giornata.
Lo trovo simpatico, da
morire. Così quest’anno ci proverò anch’io (la mia versione è letteralmente
modificata, i veri francesi mi maledirebbero vedendo la pasta sfoglia. Quelle
horreur! ).
Sarà perché sento il
bisogno di ridere senza pensieri ancora per un po’, sarà che tante mie persone
care la Francia la conoscono molto bene, sarà che Parigi continua a rimanermi
nel cuore, e so che mi aspetta. Sarà che forse sono proprio io a sentire il
bisogno di essere la ‘regina della giornata’,
o meglio di tentare di esserlo.
Non so dirvi se la favè capiterà nella mia fetta, però io
ci credo. Non si sa mai ;)
ps. è davvero buono questo
dolce. Sicuramente non leggero ma neanche stucchevole. Diverso, ma ci può
stare, sicuramente.
ps. n#1 Prometto che questo
sarà l’ultimo post dolce, per ora. C’è bisogno di salato, non credete? Ho visto
troppi dolci negli ultimi mesi (ok, in realtà per me non sono mai troppi, ma è
da ottobre che non si vede del salato da queste parti) E c’è bisogno di
‘dieta’. Più o meno. Vedremo cosa succederà ;)
Galette des rois (dolce dei re)
tratta e
modificata da La Cucina Italiana,
Dicembre 2012
Ingredienti:
460
g di pasta sfoglia stesa
120
g di farina di mandorle
90
g di burro morbido
90
g di zucchero semolato
2
uova
1
mandorla (oppure nocciola, noce o fava)
1
pizzico di vaniglia Bourbon in polvere
Amalgamare burro e zucchero
e vaniglia in una terrina, mescolando con una frusta energicamente, fino ad
ottenere una crema chiara e cremosa. Incorporare poi un uovo, continuare a
mescolare. Unire al composto la farina di mandorle. Il ripieno è pronto.
Spalmare la crema al centro
di uno dei dischi di sfoglia, lasciando un margine di circa 5 cm dal bordo.
nascondere all’interno del ripieno la mandorla o la nocciola o altro a piacere.
Spennellare il bordo rimanente con dell’albume d’uovo. Coprire il ripieno con
l’altro disco di pasta, premere il bordo affinchè aderisca bene. Ritagliare il
bordo con un coltello o un anello tagliapasta. Chiudere ulteriormente il bordo
con i rebbi della forchetta. Decorare la superficie con incisioni, griglie o
disegno. Spennellare la superficie della torta con il tuorlo sbattuto, con un
goccio di acqua. Infornare a 200° per 15 minuti, abbassare poi a 180° e
terminare per 10-15 minuti. Controllare che non si cuocia eccessivamente.
Servire con accanto una corona, anche di carta.
Note:
-
apparentemente
potrebbe sembrare quasi bruciacchiato perché la superficie diventerà scura. In
realtà è l’uovo che da questo colore caramello. Fate attenzione a non cuocerlo
troppo, ma nemmeno lasciarlo troppo chiaro. Anche se la sfoglia sembra cotta,
l’interno potrebbe non esserlo.
-
potete fare
con lo stesso procedimento delle mini-galette, ognuna con la sua favé ovviamente. In questo modo tutti
diventeranno re e regine. Tutti saranno contenti :)
-
per la corona
di carta: ritagliate un sagoma a forma di corona ( con merletti o punte
sfalsate) su un cartoncino bianco. Dipingete la forma con oro, in tempera o
anche con un pennarello. Se lo trovate, potete usare un cartoncino oro, direttamente.
Basterà ricavare la corona e chiuderla con la spillatrice.
-
potete
aggiungere al ripieno 1 o 2 cucchiai di rum. Per un sapore ancor più deciso
anche qualche goccia di essenza di mandorla.
Non conoscevo questa tradizione francese,davvero un'idea carina quella di eleggere il re o la regina del giorno! mi piacerebbe assai venire servita e riverita per un giorno intero!:P
RispondiEliminala mandorla non è proprio la mia noce preferita,però se tu dici che non stucca ci credo,potrebbe anche piacermi,perchè in compenso la sfoglia non mi stanca mai! buona giornata di festa "riscoperta",un abbraccio!
Sono felice di avertela fatta conoscere ;) Comunque per il dolce,non è per nulla stucchevole, la mandorla non è forte e se ti piace la sfoglia, allora lo dovrai provare prima o poi :)
Eliminati ringrazio tanto, un bacione
M.
Il tuo motto 'occuparsi e non preoccuparsi' mi piace moltissimo e credo lo adotterò (sono una che si preoccupa facilmente..)! Le tue galettes der rois sono proprio belle! ^_^
RispondiEliminaTi capisco, sai?! ;)
EliminaPer le galette, grazie infinite :)
un bacio, a presto
M.
Non avevo mai sentito parlare di questo dolce ma l'idea di diventare regina della giornata mi alletta. Ne è rimasta una fetta?! Vorrei tentare la fortuna :D
RispondiEliminaCiao Vale :)
Eliminaguarda, se ne fosse rimasta una fettina, volentieri, ma come puoi immaginare, tutti hanno voluto 'tentare la fortuna' come dici tu ;) hihi
baci
M.
Oddio che buffo. Ecco un altro dei dolci francesi che non mi era mai venuto spontaneo tradurre. Perchè galette des rois è proprio il dolce dei re -.-" Ma sorvoliamo. Innanzitutto auguri Marti, e scusa se il nuovo anno mi ha fatto un po' sparire nel nulla. Per il resto... che dire, nemmeno io sono elettrizzata dalla nuovaesempreuguale routine che mi si prospetta. Cosa dire... sopportiamo? Sopportiamo, anche se la voglia è ai minimi storici. Tanti auguri, facciamoci almeno quelli, ch'è meglio! un bacio
RispondiEliminaMarti mia. Sì è proprio buffo ;) e immensamente divertente :)
Eliminaper la traduzione. E' vero, è proprio corretta (meno male, visto che studio spagnolo da sempre rischiavo di sbagiare in pieno ;))
Auguri anche a te cara, e come sai, è sempre anche colpa mia, perchè prometto di sentirci come si deve, di fare tutto per bene, e poi non ci riesco mai! ma è possibile?? uffa. Anche se credo che la colpa è di qualcos'altro il delirio, sai cosa intendo.;)
e comunque hai proprio ragione. Credo anch'io che sopportare sia l'unica soluzione;) Sei sempre così saggia :D
un bacio grandissimo,
M.
che bello!!!sono proprio contenta che tu ti sia decisa a scrivere il post su questa galette speciale ^_^
RispondiEliminasai che io non amo molto la pasta sfoglia ma l'idea di essere la regina della giornata non mi dispiace per niente :P
un abbraccio forte forte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Infatti ero indecisa :) perchè non ero poi così convinta, ma alla fine ho pensato di provare, e ho fatto bene ;) a parte che mi sono divertita da morire, era buonissima! So che la sfoglia non ti fa impazzire, ma sai che era delizioso? e non lo dico perchè sono di parte. Nemmeno a me piace tantissimo,ma ha superato le mie aspettative :) semplice e speciale :)
Eliminaun bacione, a presto
M.
Dolce Marti, perdona la mia assenza :)
RispondiEliminaTi abbraccio forte forte. :*